C’è un crescente interesse nel capire se gli interventi nutrizionali possano contribuire alla prevenzione delle malattie polmonari. Studi precedenti hanno suggerito che gli acidi grassi omega-3 potrebbero aiutare, in gran parte, grazie alle loro consolidate azioni antinfiammatorie. Tuttavia, finora sono mancati studi robusti su questa associazione. Per saperne di più, i ricercatori hanno sviluppato uno studio in due parti che studi il legame tra i livelli di acidi grassi omega-3 nel sangue e la funzione polmonare nel tempo.
Livelli elevati di Omega-3 riducono il tasso di declino della funzione polmonare
Nella prima parte, i ricercatori hanno condotto uno studio osservazionale longitudinale che ha coinvolto 15.063 americani. I partecipanti, con un’età media di 56 anni, di cui il 55% di sesso femminile, erano generalmente soggetti sani all’inizio dello studio e la maggior parte non presentava alcuna evidenza di malattia polmonare cronica. Lo studio longitudinale, della durata di 20 anni, ha mostrato che livelli più elevati di acidi grassi omega-3 nel sangue di una persona erano associati a un tasso ridotto di declino della funzione polmonare. I ricercatori hanno osservato le associazioni più forti per l’acido docosaesaenoico (DHA), un acido grasso omega-3 che si trova ad alti livelli nei pesci grassi come il salmone, il tonno e le sardine e disponibile anche come integratore alimentare.
Livelli elevati di omega-3 associati ad una migliore funzionalità polmonare
Nella seconda parte, i ricercatori hanno analizzato i dati genetici di un ampio studio su pazienti europei (oltre 500.000 partecipanti) della Biobanca del Regno Unito, studiando alcuni marcatori genetici nel sangue come misura indiretta, o proxy, per i livelli di acidi grassi omega-3 nella dieta, per vedere come erano correlati alla salute dei polmoni. I risultati hanno mostrato che livelli più elevati di acidi grassi omega-3, compreso il DHA, erano associati a una migliore funzionalità polmonare. Un avvertimento dello studio attuale è che includeva solo adulti sani.
Un nuovo studio su soggetti con BPCO e fumatori
Come parte di questo progetto in corso, i ricercatori stanno collaborando con lo studio COPDGene per esaminare i livelli ematici di acidi grassi omega-3 in relazione al tasso di declino della funzione polmonare tra le persone con malattia polmonare ostruttiva cronica o BPCO – compresi i forti fumatori – per determinare se si trovano le stesse associazioni benefiche.
In futuro raccomandazioni dietetiche personalizzate
«Stiamo iniziando a girare un angolo nella ricerca nutrizionale e ci stiamo davvero muovendo verso una nutrizione di precisione per il trattamento delle malattie polmonari», ha detto il primo autore dello studio Bonnie K. Patchen, Ph.D., nutrizionista e membro del gruppo di ricerca. «In futuro, questo potrebbe tradursi in raccomandazioni dietetiche personalizzate per le persone ad alto rischio di malattie polmonari croniche».
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